La "nostra" America - 8 - Death Valley e Sequoia National Park



15-
02-2012

         Un’idea così palpabile della morte, come quella data dagli alberi bruciati a Yellowstone, non la ritrovi forse nemmeno alla Death Valley, dove pure il sole rovente ed il calore estremo, l’assenza quasi totale di vegetazione, le distese di sale, le piste di sabbia impraticabile non offrono certo condizioni ideali per la vita. Ma avverti che da lungo tempo la vita è assente, non senti l’eco vicinissima di un evento tragico appena trascorso: nella Valle della Morte il paesaggio, pur nella sua tormentosa aridità e nella sua contorta conformazione, ti comunica un grande senso di pace: gli alberi morti per il fuoco di Yellowstone sono invece una presenza inquietante.



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Su una delle piste della Death Valley


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Arbusti del deserto


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Devil Golf Course dal Dante's View


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Devil Golf Course dal Dante's View


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Devil Golf Course


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Badwater


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Badwater


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Gower Gulch da Zabriskie Point


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Tramonto al Zabriskie Point


Al contrario, al Sequoia National Park, hai l'impressione che la vita abbia vinto sulla morte. Pare quasi che questi giganti vegetali non subiscano l'insulto del trascorrere dei millenni: svettano altissimi e possenti e sembra che lì, la vita, non abbia limitazioni nel tempo. 
Ma subito ne hai la smentita: il moncone di una sequoia incenerita dal fulmine, i tronchi morti, sezionati per mostrare la loro età, dimostrano che nulla, neppure questi straordinari colossi, resta indenne dall'inesorabile trascorrere del tempo.


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Sotto il Tunnel Tree


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Free parking


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                           General Sherman Sequoia


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                        General Grant Sequoia


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Gigantesco tronco sezionato


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                         Una sequoia incenerita dal fulmine


... continua a San Francisco ...